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Campo GIFRA 2014 num. 1 - Sulle orme del Serafico Padre

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GIFRA DI TARANTO




CAMMINARE SULLE ORME DEL SERAFICO PADRE…

DOPO TANTI ANNI …

LA NOSTRA PROMESSA A S. DAMIANO

Assisi, 7-12  Agosto 2014



Assisi 2014... il tanto atteso campo scuola della nostra fraternità. Come ogni cosa bella che si rispetti, non è avvenuta come ce la aspettavamo... ma ce l'abbiamo fatta! C'è stata tanta preparazione da parte del consiglio per fare in modo che tutto procedesse come da spartito ma gli imprevisti ci sono sempre; purtroppo già la notizia che un nostro consigliere non potesse venire più con noi, ci ha fatto partire demotivati, ma ci siamo fatti forza e siamo andati comunque verso Assisi. 



Non è il primo campo scuola che organizzo o a cui quale partecipo, ma ogni volta è un emozione diversa e da organizzatore sono tante le preoccupazioni e i pensieri che non mi hanno permesso di vivere a pieno tutti i momenti. Ma spero che tutti possano aver vissuto bene tutti i momenti programmati. 


Non nascondo che già dal primo giorno le discussioni sono state tante tra consiglio e gifrini in generale, ma vabbè, in ogni famiglia ci sono discussioni, l' importante è, come dice il nostro caro Papa "Litigate quanto volete, lanciate pure i piatti ma non dimenticate mai di fare la pace a fine giornata!" E questo è quello che abbiamo cercato di fare in questo campo durante alcune attività. 

Abbiamo voluto vedere la realtà che ci circonda camminando sulle orme del Serafico Padre attraverso attività che hanno fatto in modo di riscoprire noi stessi all'interno della fraternità stessa. Come già detto, la tensione era tanta, ma ad ogni sorriso e critica positiva dei ragazzi vi era sempre una grande gioia; sapere di aver costruito qualcosa che possa farci crescere, ci rende davvero felici. 

Finalmente, dopo tanti anni, come consiglio siamo riusciti a fare la nostra Promessa alla "SORGENTE DEL NOSTRO SÍ" cioè nella meravigliosa Assisi... il nostro in questo caso non significa il detto alla Promessa, ma il che tutti noi gifrini diciamo ogni giorno, anche i più giovani che sono entrati da poco nella realtà francescana.                  


La Promessa l'abbiamo celebrata a San Damiano, una giornata indimenticabile purtroppo anche in maniera negativa poiché Ivano consigliere del nostro consiglio, non ha potuto rinnovare la Promessa con tutti noi: il Signore aveva altri progetti....! 


E' stato un campo che... non so come definirlo; ho solo capito che in quei giorni ci siamo uniti tutti, davvero tanto e mi vengono ancora i brividi e le lacrime agli occhi a ripensare a tutti i momenti che abbiamo passato, abbracci che non sentivo più da tempo, parole che avevo bisogno di sentire, lacrime che avevo bisogno di versare...                         


Arrivati a questo punto penso che l'unica cosa da fare sia ringraziare.... ringraziare tutti i miei fratelli, i loro sorrisi, i loro sguardi, le loro parole, tutto. Fra Tommaso per averci accompagnato in questo

viaggio.


fra Francesco.... che sempre (e dico sempre!) ci supporta, è il nostro faro nella notte e lo è stato al campo; non so come avremmo fatto senza di lui. É davvero un dono. 

Spero che questo campo sia servito a tutti, come è servito a me, per sentire il Signore davvero vicino nei momenti in cui non capisci il perché di ciò che ti succede. 

In ultimo quindi ringrazio il Signore per aver dato a tutti noi e al consiglio la forza di andare avanti, di non arrenderci nonostante tutto.                                             

Grazie Signore per il dono della fraternità!


"Il patto è stringerci di più, prima di perderci.... forse ci sentono lassù...!"                                       



Samantha Lotta







Il fatto è, che quei fantastici ed emozionanti cinque giorni di agosto mi mancano da morire: mi mancano le mie compagne di stanza, mi manca Samantha che diceva, ogni qualvolta entrata in stanza: "ragzze vi giuro che metterò in ordine!". 

Mi manca il refettorio, mi manca lavare i piatti in cucina, nonostante ci sia un pentolone puzzolente di pasta e tonno che ti aspetta, ma non mi importava perché con me avevo i miei fratelli e tutto era più facile e divertente; mi manca alzarmi presto e respirare l' aria pulita di Assisi; 

mi manca il mio gruppo di attività, mi mancano le salite (compresa la salita dell'Eremo), vi sembrerò pazza, penserete che dico questo purché trascinata dall'emozione del mio primo camposcuola con la mia FRATERNITÁ, con la mia seconda FAMIGLIA. 

Ma no. Ero felicissima di tutto e non serviva a niente lamentarsi, perché stavo bene, ero spensierata e stavo con voi: un mix perfetto di pura gioia e allegria. 

Mi manca ogni singola attività svolta, ogni singolo momento di preghiera, ogni singolo luogo visitato, mi mancano le passeggiate per le strade di Assisi, mi manca il vedere la scena finale del musical Chiara di Dio, mi manca cantare a squarcia gola con voi in mezzo alla strada, nonostante fosse notte fonda, mi mancano le serate al chiostro. 

Mi manca giocare a carte con le mie “gallinelle” e Mirko, mi mancano i sorrisi di tutti, la dolcezza di Jacopo e mi mancano gli abbracci ricevuti. Mi manca ogni singola emozione che questo campo mi ha inciso e timbrato sul cuore e mi mancate tutti voi!

A un mese e mezzo di distanza, rivivo ancora come se fosse ieri ogni singolo giorno, con emozione, lacrime e tanta nostalgia, nostalgia per aver trascorso alcuni dei giorni più belli della mia vita 
                                                                                                                       

Elisabetta De cuio







Una canzone di qualche anno fa diceva “Stessa storia, stesso posto, stesso bar, stessa gente che vien dentro, consuma e poi va.” Già proprio così. Stessa storia: una fraternità in cammino, pronta per affrontare un nuovo campo scuola. 

Stesso posto: Assisi. Stesso bar: quello delle granite all’anguria, dove seduti ci siamo scambiati battute ed impressioni . Stessa gente: dei fratelli, vecchi e nuovi che camminano assieme e che però non sono solo di passaggio, bensì entrano per restarci perché hanno trovato ciò che li rende davvero felici. 
Da questo campo scuola porto con me i sorrisi, le emozioni, le difficoltà, gli sguardi smarriti nel momento più doloroso e la bellezza di perdersi negli abbracci sinceri di chi più mi mancava e di chi ancora avevo da scoprire. 
In quei giorni si sono create le giuste basi per poter riprendere il nostro cammino, là da dove ci eravamo fermati, per partire di nuovo insieme, ancora insieme nel nome di Lui e di Francesco e Chiara.                       

Stefania D'aiello






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