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PROPOSTA PER LA PREGHIERA pasqua 2014
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- Categoria: SPIRITUALITA'
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Parrocchia S. Lorenzo
da Brindisi
TARANTO
PROPOSTA PER LA PREGHIERA
QUOTIDIANA
Ogni giorno per dieci minuti leggi la parola di Dio nel Vangelo, confronta su di essa la tua vita, prega il Signore lasciandoti guidare dalla sua parola, quindi prega con il Padre Nostro e l'Ave Maria |
OTTAVA DI PASQUA
(dal 20 al 26 aprile 2014)
DOMENICA 20 aprile
PASQUA DEL SIGNOR
LEGGI:
Atti 10,34.37-43 "Abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la risurrezione"
Salmo 117 "Questo è il giorno che ha fatto il Signore; rallegriamoci ed esultiamo"
Colossesi 3,1-4 "Cercate le cose di lassù, dove è Cristo"
Giovanni 20,1-9 "Egli doveva risuscitare dai morti"
Elia è una delle tante ragazze "perse", per il mondo. Ma non per suo padre e sua madre, che da diciotto anni non hanno più un giorno tranquillo, sempre a vagare per ospedali, caserme, stazioni. "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!": la voce trepidante di Maria di Magdala davanti alla tomba vuota mi commuove se penso a questi genitori. E a tanti altri che attendono ogni giorno una speranza che restituisca la vita a loro stessi e a qualche persona cara: "Proviamo ancora li... Bussiamo là...". Chi ama non si rassegna. Cerca il volto di un Risorto che in qualche modo gli è stato tolto. Se verranno a bussare alla nostra porta, trovino in noi un segno di risurrezione!
LUNEDI' 21 aprile - s. Anselmo
Lunedì dell'Angelo
LEGGI:
Atti 2,14.22-32 "Questo Gesù, Dio l'ha risuscitato e noi ne siamo testimoni"
Salmo 15 "Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio"
Matteo 28,8-15 "Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea"
Finalmente, cara Maria, puoi respirare serena. Tuo Figlio è al sicuro, risorto e nessuno più può fargli del male. Finalmente puoi essere non solo la sua mamma, ma la Mamma di tutti noi.
Il brano degli Atti ci presenta la prima predicazione degli Apostoli che rimarrà il fulcro dell'annuncio della Chiesa.
MARTEDI' 22 aprile - s. Leonida
LEGGI:
Atti 2,36-41 "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare"
Salmo 32 "Dell'amore del Signore è piena la terra"
Giovanni 20,1-18 "Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose"
Mi amavi anche se non Ti conoscevo. Ti amavo e non sapevo chi eri. Ma l'amore era un volto che sentivo amico. Ora Ti conosco, mio Dio, ora capisco perché Ti amavo.
È lo Spirito Santo presente su Pietro a far sì che il suo annuncio porti alla fede una grande folla.
MERCOLEDI' 23 aprile - s. Giorgio
LEGGI:
Atti 3,1-10 "Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, cammina!"
Salmo 104 "Gioisca il cuore di chi cerca il Signore"
Luca 24,13-35 "Riconobbero Gesù nello spezzare il pane"
I nostri occhi sono lo specchio della verità che viviamo. Convinciamo non perché parliamo, ma perché crediamo e viviamo.
Due miracoli ci sono presentati: uno materiale, la salute a un paralitico, l'altro spirituale, la fede ai discepoli di Emmaus.
GIOVEDI' 24 aprile - s. Fedele
LEGGI:
Atti 3,11-26 "Avete ucciso l'autore della vita, ma Dio l'ha risuscitato"
Salmo 8 "O Signore Dio nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra"
Luca 24,35-48 "Il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti"
Le scelte se sono vere, emergono con più evidenza quando tutto concorre perché ci si arrenda.
Pietro nel suo discorso rivolge lo sguardo al futuro, alla seconda venuta di Gesù che porta la benedizione di Dio a tutti i popoli.
VENERDI' 25 aprile - s. Marco
LEGGI:
Atti 4,1-12 "In nessun altro c'è salvezza"
Salmo 117 "La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo"
Giovanni 21,1-14 "Prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce"
Tutti noi abbiamo sofferenze passate, ferite che non si rimarginano, ma la sofferenza vale perché ci fa capaci di amare.
Non basta vedere Gesù per credere in lui, ma è necessario passare attraverso lo spezzare il pane, l'Eucaristia, per poterlo accogliere.
SABATO 26 aprile - s. Marcellino
LEGGI:
Atti 4,13-21 "Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato"
Salmo 117 "Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto"
Marco 16,9-15 "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo"
La fatica nasce dalla generosità dal darsi incondizionatamente agli altri, ai più poveri, a quelli che ti ingannano. La fatica porta con sé la stanchezza, che vorrebbe trovare il suo sfogo nella lamentela. È il momento dell'abbandono, il momento in cui lo Scultore vede nella pietra il suo capolavoro.
Nonostante il divieto di annunciare il Cristo, Pietro e Giovanni continuano nella loro predicazione preferendo obbedire a Dio piuttosto che agli uomini.
È necessario che impariamo a vivere semplicemente, perché gli altri possano semplicemente vivere.